> La teoria della relatività e le sue interpretazioni filosofiche (3815)
ISBN: 978-88-7908-210-5
Autore: Rosanna Oliveri
pagine: 136
Anno: 2008
La fortuna di molti filosofi è che di rado le loro imprecisioni e approssimazioni - per usare un eufemismo - destano scalpore o scandalo, grazie all’accorgimento di parlare per lo più ad altri filosofi che hanno riferimenti ugualmente incerti della materia trattata; ma se questa è la loro fortuna, essa è anche la sfortuna della filosofia, e di questo fenomeno è un esempio illuminante la famosa «beffa Sokal» di qualche tempo fa. Forse è proprio l’autoreferenzialità il peggiore errore in cui può incorrere chi si dedichi a una disciplina che, seppure in modi diversi, si è sempre concepita come scienza; anche e soprattutto chi volesse mettere in questione tale immagine, quindi, dovrebbe avere - almeno un minimo - le idee chiare su che cosa egli intenda per «scienza» e che cosa intendano per «scienza» gli scienziati, in breve: su quello di cui sta parlando. Con questo non si pretende affatto che il filosofo debba essere competente di ogni aspetto dello scibile umano, bensì, più semplicemente, che non si richiami a importanti conquiste del pensiero svilendole, da un lato, e che mantenga un contatto con gli altri ambiti del sapere, dall’altro. Come già ammoniva Brentano delineando i sicuri tratti di una fase di decadenza speculativa, la filosofia non dovrebbe ridursi a chiacchiera, né a mero discorso edificante.
Se valgono queste considerazioni, va quindi accolto con particolare favore il libro di Rosanna Oliveri, che ripercorre con semplicità di linguaggio e puntualità dei riferimenti la genesi e la fisionomia della teoria della relatività, e il dibattito filosofico che ispirò. In esso il lettore verrà introdotto a una delle pagine più significative della storia intellettuale, sia dal punto di vista strettamente scientifico che da quello filosofico.
Lorenzo Fossati
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